mercoledì 25 novembre 2009

Risultati





In questa tabella sono indicati i dati definitivi delle Primarie del Centrosinistra. Il candidato della coalizione ora è per tutti Maurizio Mangialardi a cui vanno i nostri complimenti e l'impegno di una collaborazione forte e leale. Per quanto riguarda noi, i risultati migliori sono stati ottenuti nei seggi dove l'elettorato è stato più eterogeneo. Considerato il poco tempo avuto a disposizione per farci conoscere, aver ottenuto un voto su quattro è un risultato che ci lascia più che soddisfatti. Ora ci aspetta un lungo lavoro per rafforzare all'interno della coalizione le tematiche che ci stanno particolarmente a cuore, in modo da arrivare alle elezioni di marzo con una coalizione forte e compatta che possa offrire e garantire un buon governo della città.

lunedì 23 novembre 2009

Ringraziamenti!

Domenica 22 novembre si è concluso un percorso che ci ha visto protagonisti di un confronto vero e coraggioso, capaci di esprimere una alternativa seria e credibile e di elaborare proposte ed idee innovative per la Senigallia di domani. I rapporti di forza erano, lo sapevamo bene, molto diversi. Nei prossimi giorni dovremo dedicarci ad una lettura puntuale dei risultati della consultazione, che andranno analizzati seggio per seggio ed in rapporto, per quanto possibile, a precedenti votazioni. Il mio primo pensiero di questa mattina è intanto ringraziare tutti quelli che si sono spesi con grande generosità e spirito di gratuità per un progetto in cui hanno creduto. In assenza di ogni forma di apparato siamo riusciti a mettere insieme, in pochissimo tempo, un grande laboratorio di idee ed una buona macchina organizzativa. Grazie dunque a tutti voi. Sono certa che le persone che in questa occasione si sono incontrate, conosciute e apprezzate e che, soprattutto, provenendo da percorsi personali e politici differenti, si sono ritrovate accomunate nella stessa idea di “città desiderabile” e nella esigenza di costruire un centro sinistra veramente plurale, continueranno a lavorare insieme nella nuova fase che oggi si è aperta.

Francesca Paci

sabato 21 novembre 2009

Sostengo Francesca perchè...di Beatrice Brignone

"Bea, non importa se partiamo svantaggiati e se perderemo, l'importante è fare un bel percorso, trasparente e leale, e scrivere una pagina di buona politica. Se ci riusciamo avremo vinto comunque"
Con queste parole Francesca Paci mi ha convinto. Sono bastati tre secondi e ho detto sì, sapendo bene che avrei dovuto dare giustificazioni a destra e a manca dentro il Pd sul perchè della mia scelta. E così è stato, per qualcuno (non per tutti, anzi c'è chi mi ha difeso come neanche avrebbe fatto mia madre) sono la traditrice che non si è allineata, quella che ha fatto una scelta "inopportuna". Cari miei, pazienza, in cambio della tessera mi hanno chiesto 15 euro, non il cervello.
E a 24 ore dal voto posso dire che comunque vada abbiamo vinto. Abbiamo creato un gruppo davvero fantastico, dove tutti si sono messi al servizio di un progetto comune, non di qualche personalismo spicciolo. Ho conosciuto persone meravigliose, che sono orgogliosa abbiano deciso di dividere un pezzo di strada con me. Ciascuno ha fatto la sua parte, ha dato una mano, ha fatto si che la "smandrappata" ghenga di questo minuscolo Davide arrivasse, in poche settimane, ad essere un rivale temibile di un consolidato Golia, certo della vittoria fino a qualche giorno fa, un po' meno certo ultimamente. Chi era al faccia al faccia sa di cosa parlo. Abbiamo lavorato con serenità, ma duramente, e chi ancora parla di "primarie di facciata" non sa quanto sia lontano dalla realtà
Francesca ha tante doti, ma alcune sopra le altre: è rigorosa, è leale e sa che l'unico modo di lavorare bene è lavorare in gruppo.
Lavorare con lei è un privilegio, perchè impari tantissimo e lei ti dà tutti i meriti del tuo operato. Sai anche che con lei non puoi sgarrare, che ambisce al miglior risultato possibile, niente di meno; tu se vuoi starle dietro devi farti un mazzo tanto. Ma poi lei sa ricompensarti, rendendo pubblico il tuo lavoro e la stima che nutre per te. Ieri sera a un'affollatossima cena di chiusura della campagna elettorale, in un sentito discorso finale, dal niente se ne esce ringraziando tutti, ma proprio tutti, per il contributo offerto, ma in particolare..."Beatrice, senza la quale nulla sarebbe stato uguale".
Non ripeto tutte le bellissime parole che ha usato, perchè mi sbrodolerei troppo, ma sono tutte impresse nella mia mente. Onestamente non mi commuovo facilmente, ma ieri mi ha messo a dura prova. Sono l'ultima arrivata, la sconosciuta senza arte nè parte, ho lavorato, è vero, ma come tantissimi altri. Ringraziarmi davanti a tutti è proprio da lei. Hai fatto un buon lavoro? Ti premia, sempre.
Ed è per questo che vorrei che fosse il mio Sindaco. Perchè le risorse le sa cogliere e motivare. Perchè quando dice "diamo spazio ai giovani" non lo dice per dire, o limitandosi a qualche nome under 35 in lista; ne capisce il valore e sa farlo emergere. Perchè ha un'idea di politica fatta per la gente e tra la gente. Perchè non ti dà sempre ragione e sa dire dei no, anche a costo di perdere voti. Perchè è leale e corretta in ogni situazione. Perchè guarda non solo ai grandi, ma anche ai piccoli: agli anziani, a chi perde il lavoro, a chi è svantaggiato. Perchè ha un'idea di città più sana e pulita. E soprattutto perchè crede moltissimo in quello che fa, e quello che fa lo sa fare sempre bene, sapendo che il miglior risultato si ottiene facendo un bel gioco di squadra.
E la squadra che ha messo su in poche settimana è stata perfetta; una squadra che Francesca ha saputo motivare e coordinare e che ha scritto una bella pagina di politica fatta di contenuti, ascolto e collaborazione, riuscendo in breve tempo a far conoscere ed apprezzare una candidata fino a un mese fa praticamente sconosciuta. Vada come vada, abbiamo vinto lo stesso.

Sostengo Francesca perchè...di Simone Quilly Tranquilli

Sostengo Francesca Paci perchè quando non conosco qualcuno lo guardo negli occhi e vado a sensazioni e le sensazioni che mi dà Francesca sono di persona buona, onesta e sincera.
Sostengo Francesca Paci perchè voglio un centrosinistra ambientalista, innovativo e che guardi più alla persona che al partito.
Sostengo Francesca Paci perchè voglio crederle quando promette un' edilizia da riqualificare e ristrutturare che non consumi nuovo territorio.
Senigallia ha raddoppiato in vent'anni la sua superficie edificata mantenendo invariato il numero di abitanti. Senigallia è una città di seconde case e di affittacamere, stracolma d'estate e morta d'inverno.
Sostengo Francesca Paci perchè gli amici che abbiamo in comune mi parlano di una donna che ha sofferto molto uscendo da questo percorso rafforzata.
Sostengo Francesca Paci perchè ha un bel gruppo alle spalle.
Sostengo Francesca Paci perchè bisogna invertire la tendenza.
Sostengo Francesca Paci perchè parla in modo nuovo di temi importanti.
Sostengo Francesca Paci perchè le sue idee sono le mie.
Sostengo Francesca Paci perchè le primarie sono uno strumento importante di democrazia e voglio esprimere la mia preferenza per la guida della città.
Sostengo Francesca Paci perchè è una persona colta e preparata.
Sostengo Francesca Paci perchè è espressione della società civile e del mondo del lavoro.
Sostengo Francesca Paci perchè conosce bene gli anziani e i loro problemi.
Sostengo Francesca Paci perchè è donna e perchè mi piacerebbe fosse il mio sindaco.

Il Faccia a Faccia sul Corriere Adriatico

http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=921405

PRIMARIE DEL 22 NOVEMBRE: COME E DOVE SI VOTA

Possono votare tutti gli elettori e sostenitori del programma del centrosinistra, italiani, comunitari ed extracomunitari se maggiori di 16 anni e redidenti a Senigallia, muniti di documento di identità, permesso di soggiorno.

Seggi dove si vota:
Centro Storico Piazza Saffi Sez. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 16, 17
Saline Centro Sociale Sez. 10, 11, 12, 13, 14, 15
Molinello Centro Sociale Sez. 18, 19, 20, 21, 22, 23
Cesano Centro Sociale Sez. 30
Scapezzano Centro Sociale Sez. 31
Cesanella Bocciodromo Sez. 27, 28, 29
Roncitelli Ambulatorio Medico Sez. 34
Bettolelle Area Verde Sez. 33, 36
Vallone Centro Sociale Sez. 35
Borgo Ribeca Area Verde Sez. 25, 26, 32
Borgo Bicchia Casa del Popolo Sez. 8, 9
Sant'Angelo Centro Sociale Sez. 37
Marzocca Centro Sociale Sez. 39, 40, 41, 42
San Silvestro Ex Scuola Elementare Sez. 38


I seggi resteranno aperti dalle ore 7.00 alle ore 20:00.
Contributo spese elettorali da € 1,00

Sostengo Francesca Paci perché… di Leonardo Barucca

Sono un semplice cittadino, non sono mai stato iscritto a nessun partito, solo una volta, anni fa, al Partito Radicale dalle cui posizioni e battaglie mi sono sentito e mi sento molto spesso rappresentato.
Mi sono considerato sempre di sinistra, con una preferenza spiccata per quella che oggi viene chiamata “sinistra radicale”, in particolare, da quando esistono, le mie simpatie sono andate ai Verdi, anche se a livello nazionale mi hanno spesso deluso.

I Verdi senigalliesi invece non mi hanno deluso quasi mai. A molti di loro mi lega una conoscenza di lunga data, con alcuni sono legato, nel mio intimo, da un affetto caldo, da amicizia vera, un sentimento che, per mio difetto, ho sempre praticato con parsimonia. E’ difficile quindi per me estraniarmi, tuttavia credo di non sbagliare se affermo che in tutti questi anni ai Verdi senigalliesi hanno dato il loro contributo numerose tra le persone migliori di Senigallia. Soprattutto sono convinto che se a Senigallia questi Verdi non fossero esistiti, per molto tempo dall’opposizione e da alcuni anni da forza di governo, la nostra città oggi sarebbe peggiore.

Per tutti questi motivi non ho esitato quando Roberto Primavera mi ha telefonato per chiedermi se ero d’accordo a sostenere la candidatura alle primarie di Francesca Paci, ho messo, per la prima volta nella mia vita, pubblicamente la firma (e quindi anche la faccia) per una candidatura e un progetto politici. Non ho esitato soprattutto perché Francesca Paci è Francesca Paci.
Delle qualità, capacità e competenze di Francesca, della sua serietà e perseveranza posso solo confermare quello che ormai in tanti hanno detto, sicuramente meglio di come potrei dire io.
Conoscendola da tantissimo tempo voglio però sottolineare e testimoniare un aspetto che è secondo me fondamentale per quanto raro in politica: il totale disinteresse personale e lo spirito di servizio. Questo è sempre stata la sostanza, la cifra, di Francesca, del suo modo di affrontare la vita, e non solo nell’impegno strettamente politico.
So che questo impegno, che per una persona come lei è anche un gravoso fardello, non lo ha preso a cuor leggero, sono sicuro che nel suo intimo sa di poterlo onorare e ne sono sicuro anche io.
Per questo, comunque vada, voglio ringraziarla.

venerdì 20 novembre 2009

Faccia a Faccia...la cronaca di Quilly!

Ieri sera all'auditorium San Rocco si è tenuto l'atteso faccia a faccia tra i candidati per le primarie di coalizione del Centrosinistra tra Francesca Michela Paci e Maurizio Mangialardi.
Il dibattito è stato moderato dal giornalista Maurizio Socci, in una sala stracolma che non è riuscita a contenere tutti coloro che desideravano assistere all'ultimo passaggio di questa competizione elettorale interna alla coalizione.
Il confronto cosiddetto "all americana" prevedeva la trattazione di otto punti che i candidati dovevano affrontare nel lasso di tempo di tre minuti.
Un minuto a testa era riservato alla replica e alla controreplica.
Entrambi i candidati erano visibilmente emozionati all'inizio del dibattito, col passare del tempo poi la tensione si è sciolta e si è entrati nel merito delle questioni che seppur affrontate in poco tempo sono state adeguatamente sviscerate.
Si sono affrontati vari temi, dall'urbanistica al sociale, dal turismo alla mobilità, dal lavoro alle opere pubbliche, passando per la discussione sulle primarie e sul futuro della coalizione, il tutto non prima che i due candidati abbiano descritto la loro storia personale e politica e illustrato le motivazioni della loro candidatura.
I due candidati hanno affrontato i punti in maniera molto diversa tra loro.
Maurizio Mangialardi seppur ostentando una certa sicurezza è apparso molto conservativo e sulla difensiva.
Più che illustrare i suoi programmi e i suoi progetti, ha preferito descrivere i successi e i risultati raggiunti dall'amministrazione di cui è stato parte integrante senza scendere nei dettagli e senza analizzare a fondo le tematiche proposte ma rimanendo piuttosto sul vago.
Francesca Paci dal canto suo ha avuto un approccio più analitico, provando a spiegare in modo più dettagliato del suo avversario i punti del programma comune e il modo in cui intende svilupparli qualora riesca a prevalere nella competizione elettorale di marzo.
In realtà il "duello" tra i candidati è andato avanti senza particolari affondi.
Una delle poche schermaglie si è avuta quando in tema di Urbanistica la candidata Francesca Paci ha evidenziato come il programma di coalizione preveda la stesura di un nuovo piano di pianificazione edilizia che dovrà prendere il nome di Piano Strutturale e che dovrà prevedere ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie al fine di azzerare il consumo di territorio.
Il candidato Mangialardi ha ribattuto a queste parole della Paci esprimendo perplessità riguardo a un tipo di pianificazione giudicata lunga e laboriosa e che mal si adatterebbe alle esigenze della città che ha invece bisogno di interventi immediati.
A questo punto Francesca Paci ha replicato richiamando Mangialardi al rispetto del programma condiviso da tutte le forze della coalizione.
Programma accettato da tutti e da tutti sottoscritto.
Anche negli altri temi trattati Francesca è sembrata prevalere presentando progetti di ampio respiro e innovativi.
Proposte concrete e nuove anche riguardo a turismo, green economy, sociale, anziani e lavoro.
Maurizio Mangialardi invece è stato a mio avviso un film già visto che non ha espresso niente di nuovo, nè dal punto di vista della proposta, nè da quello dell'innovazione politica.
Nei commenti finali tra il pubblico è stato chiaro che Francesca Paci è uscita vincitrice dal confronto con il suo avversario.
Dal mio punto di vista Francesca, pur partendo in svantaggio è sembrata molto più convincente e preparata e, lasciatemelo dire anche più coraggiosa nel trattare temi più spinosi senza rimanere ingessata in posizioni difensive.
E' stata comunque una bella serata anche se a nostro avviso i tre minuti a disposizione dei candidati erano insufficienti a illustrare compiutamente argomenti così importanti.
Un' altra cosa che secondo me è da rivedere è la possibilità, da parte del pubblico, di fare domande o proposte ai candidati.
Nonostante questo però, una grande partecipazione e una serata all'insegna della democrazia.
Una bella serata, che ha visto indubbiamente emergere la preparazione e la cultura di Francesca Paci.

Ancora sul Faccia a Faccia

L'articolo di 60019.it sul Faccia a Faccia..

http://www.60019.it/index.mv?fname=60019rubriche_leggi&num_rubr=1&num_art=1258727044

QUESTA SERA CENA!!

Il Faccia a Faccia!

Sul blog Popinga si può ascoltare l'audio del Faccia a Faccia tra me e Maurizio Mangialardi, svoltosi ieri all'auditorium di S. Rocco. Personalmente sono stata molto soddisfatta di come è andata e le tante dichiarazioni di stima che sto ricevendo da ieri sera confermano le mie sensazioni.
Per chi non ci fosse stato e si volesse fare un'idea, invito all'ascolto!

http://scaloni.it/popinga/

mercoledì 18 novembre 2009

Sostengo Francesca Paci perchè...di Carlo Girolametti (Cons. Circoscrizione di Sinistra e LIbertà)

A quelli che tutto è già deciso.…A quelli che tanto non ne vale la pena…

Partecipiamo alle Primarie e Votiamo Francesca Paci

Sostengo Francesca Paci perché è la vera novità politica tra i candidati a Sindaco di Senigallia. Non perché sia l’unico a non aver ricoperto incarichi di partito o amministrativi ma per aver saputo unire intorno alla sua candidatura i Verdi, Sinistra e Libertà, il PDCI e tutta quella sinistra diffusa che ha scelto con responsabilità l’unità ampia del Centro-Sinistra. L’attenzione alla diversità e la capacità di far emergere le posizioni comuni sono doti importanti nelle coalizioni ma ancora più nell’azione amministrativa.

La sua sensibilità e competenza verso i temi sociali e del lavoro sono emerse nella stesura del programma del Centro-Sinistra e la scelta di considerare il territorio come una risorsa da preservare, così come la costituzione dei Distretti di Economia solidale caratterizzano la sua candidatura

Al di là della bella persona che tutti vorrebbero avere come amica, Francesca rappresenta bene i valori profondi della Sinistra: la libertà,la giustizia sociale, la solidarietà, l’uguaglianza e saprà coniugarli nella realtà amministrativa se sarà il nostro Sindaco. INNOVARE ed UNIRE quindi e portare valore aggiunto ai risultati conseguiti dall’amministrazione uscente.

A tutti coloro che pensano a giochi già fatti o che stanno alla finestra,vorrei dire che la scelta è nelle loro mani e non di chi come me ha scelto da tempo. Saranno loro a fare la differenza.

Bilancio Partecipativo, uno strumento straordinario di democrazia diretta, una proposta forte per il futuro governo della città

Viviamo in un tempo che vede i più ritirarsi in una dimensione privata: il lavoro, le piccole e grandi preoccupazioni quotidiane, la cura della casa, i figli da crescere, i soldi che non bastano mai… Questo ripiegarsi nel proprio particolare, nella cura degli interessi individuali sembra non lasciare né tempo, né energia, né voglia per occuparsi degli interessi della comunità in cui si vive, per portare il proprio contributo di idee e di proposte per la ricerca del bene comune.
Questo naturalmente non vale per tutti e generalizzare è sempre sbagliato. Esistono, anche nella nostra città, tante meravigliose realtà che vedono cittadine e cittadini senigalliesi impegnarsi per il benessere di tutti. Il mondo del volontariato, così ricco ed articolato, rappresenta proprio questo. E’ lo sforzo per uscire dal proprio particolare per chiedersi: “cosa posso fare per la mia città, per i suoi cittadini più deboli, per dare un mio piccolo contributo al benessere di tutti?”. E’ tuttavia vero che la crisi della politica si è tradotta anche in una generale disaffezione verso l’impegno, la partecipazione attiva, il confronto sui problemi comuni alla ricerca di soluzioni condivise.
Recuperare su questo terreno è fondamentale, anche nella nostra città, per non lasciare la politica ai politicanti, per una maggiore coesione sociale fondata su un forte sentimento di appartenenza alla propria comunità, perché infine, la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini nelle grandi e piccole scelte che riguardano la vita di tutti è fondamentale per creare una visione davvero condivisa della città che vogliamo, che consideriamo desiderabile, in cui ci riconosciamo. Una amministrazione cittadina fallisce miseramente il suo compito se, pur a fronte di realizzazioni importanti, non essendo riuscita a coinvolgere tutta la città nelle grandi scelte, queste non vengono percepite come patrimonio di tutti, come motivo di orgoglio per la città intera, ma anzi divengono occasione per lacerazioni e sterili contrapposizioni.
Credo che il prossimo mandato amministrativo dovrà inaugurarsi sotto il segno di un nuovo patto fondativo con la città intera. Un patto che rinnovi l’impegno a porre in maniera sistematica, senza eccezioni di sorta, il metodo della partecipazione democratica alla base dell’azione di governo.
In questa direzione, per sorreggere questa prospettiva, propongo l’adozione del Bilancio Partecipativo che rappresenta una forma di democrazia diretta volta a promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita della propria città. Di Bilancio Partecipativo si parla parecchio e sono molte le amministrazioni che lo hanno adottato. Le esperienze che vediamo fiorire intorno a noi rappresentano però spesso una forma “annacquata” di Bilancio Partecipativo. Se infatti non vengono messe a disposizione dei cittadini quote percentuali del bilancio o comunque non vengono individuati meccanismi atti a garantire l’effettivo recepimento delle proposte dei cittadini nei documenti di bilancio, il Bilancio Partecipativo diventa una semplice consultazione, forse non inutile, ma molto poco incisiva, se non un’operazione di mero marketing. E’ insomma necessario che sulla base di risorse esattamente quantificate, i cittadini possano, individuati i bisogni emergenti e definite le priorità, effettuare le loro scelte e dunque la loro proposta di bilancio.
Il Bilancio Partecipativo cui penso è quello che ha visto nell’esperienza di Porto Alegre (Brasile) la sua più celebre realizzazione. A partire dal 1989, la locale amministrazione cittadina ha riservato una quota percentuale del bilancio comunale (si è partiti con un 10% fino ad arrivare al 25%) alla realizzazione delle proposte avanzate dai cittadini e raccolte e sistematizzate in un percorso molto articolato fatto di incontri su base territoriale (quartieri) e tematica (coinvolgimento degli stakeholders)). Ciò ha consentito di centrare l’obiettivo posto in premessa: la partecipazione attiva della città allo sviluppo e alla elaborazione delle politiche comunali. In questa forma penso che il Bilancio Partecipativo sia uno strumento straordinario di promozione della cittadinanza attiva e del senso di responsabilità che nasce dalla consapevolezza che la disponibilità di risorse economiche necessariamente limitate impone di scegliere cosa si può fare subito, perché prioritario, e cosa si può rimandare ad un momento successivo. Più vicino a noi, l’esperienza avviata, già dagli anni ’90, dal Comune di Grottammare può rappresentare un utilissima occasione di confronto e collaborazione per la costruzione di un processo certamente complesso e tutto da inventare insieme. In questo senso la partecipazione deve iniziare dalla progettazione di percorsi, strumenti e metodi per la costruzione di un modello senigalliese di bilancio partecipativo: non esistono infatti modelli esportabili tout court senza tenere conto delle specificità locali.
Un ‘ultima proposta per una riflessione da fare insieme: si potrebbe pensare di partire da subito con una forma sperimentale da applicare, in un primo momento, al settore sociale dove esistono già esperienze consolidate di partecipazione, sensibilità diffuse, associazioni di volontariato già fortemente predisposte a questo approccio, la risorsa straordinaria, anche in questa prospettiva, della cooperazione sociale. Progressivamente l’esperienza potrebbe essere estesa ad altri ambiti fino a diventare metodo sistematico di governo della città e di costruzione delle politiche municipali.

martedì 17 novembre 2009

Sviluppo turistico, sostenibilità ambientale ed equità sociale

Senigallia è città a vocazione turistica. Il turismo è la sua attività economica prevalente. Ogni attività economica prevalente tende a segnare, nel bene e nel male, la città e il territorio che la ospita: l’industria dell’auto per Torino, l’industria chimica per Marghera… Tra le tante possibili vocazioni industriali ed economiche il turismo è certamente una delle più sostenibili. Una città turistica per essere tale deve infatti essere bella, accogliente, ordinata, rispettosa della natura e dell’ambiente ma anche allegra, vivace, culturalmente animata, ricca di servizi. Questo significa che tutto ciò che rende più appetibile un territorio per il turista rende anche migliore la qualità della vita per i suoi abitanti. Non è cosa di poco conto e da questa considerazione bisogna partire per pensare alle prospettive di sviluppo del turismo senigalliese.
Proprio ieri mattina ho incontrato, nella mia veste di candidato a Sindaco nelle primarie della coalizione di centro sinistra, l’Associazione Alberghi e Turismo di Senigallia. Il nutrito gruppo di albergatori che ha accolto in maniera estremamente cortese e disponibile il mio invito ad un incontro, alla presenza dei Presidenti Rosi e Manfredi, si è dimostrato molto attento e sensibile alle tematiche ambientali. Forte è la consapevolezza degli albergatori senigalliesi che la tutela dei valori ambientali e paesaggistici, del mare, delle spiagge, delle colline, dei fiumi, il privilegiare la mobilità dolce, pedonale e ciclabile, unitamente ad un’adeguata offerta di trasporto pubblico, la valorizzazione del patrimonio storico ed architettonico della città sono elementi essenziali per la qualificazione dell’offerta turistica senigalliese. Forte è anche l’esigenza, che non può che essere condivisa, che alle grandi realizzazioni si affianchi un lavoro quotidiano per la manutenzione, la cura, la pulizia degli spazi cittadini. Questo a cominciare dai lungomari, che necessitano, sia a levante che a ponente (da Cesanella a Cesano), di un’importante opera di riqualificazione. Se gli anni 2000-2005 hanno visto l’impegno dell’amministrazione cittadina concentrarsi prioritariamente nella riqualificazione del centro storico, a partire dal prossimo mandato amministrativo è possibile e necessario mettere mano con decisione alla riqualificazione progressiva dei lungomari avendo riguardo ai temi forti della pedonalizzazione, dell’estensione delle piste ciclabilili (l’obiettivo di qualità è quello di una pista ciclabile che vada da Marzocca a Cesano), del verde, della rinaturalizzazione di tratti di spiaggia secondo la logica introdotta dalla Variante di costa, della qualità di marciapiedi e manto stradale.
Molto è stato fatto in questi anni e le imprese turistiche hanno potuto beneficiare del fatto che la città si è fatta complessivamente più bella, vivibile, animata. Ma molto resta ancora da fare perché la vocazione turistica della città possa dirsi completa. L’obiettivo non può che essere quello del prolungamento della stagione turistica oltre l’angusto limite dei tre mesi estivi, per arrivare, in prospettiva, ad una offerta turistica articolata capace di attrarre visitatori per 12 mesi l’anno. La proposta che facciamo guarda al cosiddetto “turismo esperienziale” e cioè il turismo praticato dai tanti che più che alla vacanza pensano al viaggio, più che al riposo pensano a vivere delle esperienze, a fare delle scoperte, a conoscere. Esperienze di tipo culturale, sportivo, religioso, sociale, esperienze legate alla scoperta dei sapori tipici del territorio, delle bellezze della natura e del paesaggio. Se è vero che il turismo balneare continuerà a rappresentare il core business delle nostre imprese turistiche, e va dunque rafforzato e sostenuto, riuscire ad intercettare nuovi segmenti della domanda turistica è obiettivo strategico per:
• aumentare la redditività delle imprese turistiche oggi fortemente erosa;
• sviluppare un indotto che, per tutto l’anno, porti occasioni di lavoro e di crescita a tutto il territorio;
• creare occasioni di lavoro di qualità, perché non limitate a contratti a tempo determinato e perché un turismo di questo tipo richiede figure professionali altamente qualificate per l’analisi delle tendenze, la progettazione e promozione di pacchetti mirati, l’erogazione di nuovi servizi (penso, naturalmente, ad occasioni di lavoro per i tanti giovani che si sono formati in questo ambito, anche con percorsi di livello universitario).
In questo contesto deve trovare spazio privilegiato il turismo sociale e cioè quel turismo che si rivolge ai disabili, o comunque alle persone in condizione di svantaggio, e alle loro famiglie con una proposta di ospitalità adeguata alle loro esigenze, espressione di una cultura della accoglienza che rifiuta ogni forma di emarginazione del diverso e del più debole. Credo che gli albergatori senigalliesi siano disponibili e pronti ad impegnarsi anche in questa direzione. Ma non basta. Nel nostro territorio c’è certamente spazio per sviluppare progetti di turismo sociale finalizzati non solo alla accoglienza di persone svantaggiate ma alla creazione di occasioni di lavoro per le fasce più deboli della popolazione. In Italia esistono già bellissime esperienze in questo senso, per esempio nel settore del disagio psichico, e credo che Senigallia abbia la cultura, la sensibilità e le capacità per implementare un’offerta di questo tipo. La prossima amministrazione comunale dovrà spendersi in questa direzione stimolando e sorreggendo la capacità di elaborazione progettuale di associazioni di volontariato e privato sociale.
Una riflessione conclusiva: sono ormai molti anni che si parla della necessità di sviluppare un’offerta turistica articolata sui 12 mesi dell’anno ma si è ancora molto lontani dal raggiungimento di questo obiettivo. Fondamentale è a tal fine rafforzare la collaborazione con i comuni delle Valli del Misa e del Nevola e con le associazioni di categoria per sviluppare una progettualità davvero condivisa nella quale ognuno faccia la propria parte e pubblico e privato operino in piena sinergia nell’interesse di tutto il territorio.

lunedì 16 novembre 2009

Programma di coalizione e programma dei candidati...facciamo chiarezza!

Si continua a fare un gran parlare del rapporto tra programma della coalizione di centro sinistra e programma dei singoli candidati alle primarie. Credo sia necessario fare un po’ di chiarezza a fronte della confusione che mi sembra regni sovrana. La coalizione di centro sinistra ha scelto, alcuni mesi or sono, un percorso nuovo, coraggioso e assolutamente democratico per l’individuazione del candidato a sindaco che dovrà rappresentare l’intera coalizione nelle prossime elezioni amministrative. Trattandosi di un percorso nuovo, per certi versi “sperimentale”, una volta assunta la decisione è stato necessario avviare un intenso confronto tra tutte le forze politiche coinvolte per definire strumenti e regole comuni per la buona riuscita della consultazione ma anche per dare forza al patto politico che è alla base di questa scelta. Se quindi da un lato ci si è dotati di un regolamento che disciplina puntualmente tutti gli aspetti procedurali, dall’altro è stata definita la necessità che la coalizione elaborasse un programma comune quale base fondante dello stesso accordo politico. E’ così iniziato un intenso lavoro di costruzione del programma che ha prodotto, sia pure con qualche ritardo rispetto alla tabella di marcia inizialmente fissata, un documento in cui tutte le forze politiche che costituiscono la coalizione si riconoscono in maniera convinta e sulla base del quale presentano alla città la loro proposta per il futuro governo. E’ chiaro che si tratta di un programma quadro, di una piattaforma programmatica che i candidati alle primarie hanno sottoscritto, condividendone i contenuti, e si sono impegnati a rispettare. E’ evidentemente la premessa imprescindibile perché colei o colui che i cittadini vorranno scegliere nella consultazione del prossimo 22 novembre possa essere, già da lunedì 23 il candidato di tutti. Le forze politiche del centro sinistra, nella fase di costruzione di questo percorso innovativo, hanno altresì condiviso l’idea che la piattaforma programmatica comune può e deve essere caratterizzata da ciascun candidato sulla base della propria sensibilità e della propria attenzione a determinati temi piuttosto che ad altri. Questo significa non solo la possibilità di un diverso ordine di priorità ma anche la possibilità di introdurre alcuni contenuti nuovi, a condizione, naturalmente, che non contrastino con il programma comune ma ne rappresentino un arricchimento e uno sviluppo.
Personalmente, ritenendo passaggio fondamentale (e come potrebbe essere altrimenti!) la definizione di un programma comune, ritenendo anzi che prima della chiusura dell’accordo sul programma non si potesse neppure parlare di coalizione, ho ritenuto doveroso, nonostante lo slittamento dei tempi, non ufficializzare la mia candidatura prima che l’accordo fosse stato concluso. Non appena ciò è avvenuto (mi riferisco all’aspetto sostanziale della chiusura dell’accodo politico sul programma e non alla rifinitura formale del documento che ha richiesto ancora qualche giorno di tempo) ho ritenuto di poter ufficializzare la mia candidatura e di doverlo fare, da subito, indicando in 11 punti, condivisi con il comitato promotore che sostiene la mia candidatura, priorità, aspetti qualificanti e alcune nuove proposte. Mi è sembrato fondamentale proporre subito ai cittadini i temi che considero centrali per il futuro buon governo della città perché:
• credo nella necessità di confrontarsi su proposte precise, superando un modo di far politica fondato su contrapposizioni frontali e spesso strumentali;
• credo che il centro sinistra rappresenti l’unica proposta credibile per il governo della città e che la sua forza risieda proprio nella capacità di esprimere una progettualità alta, fortemente connotata sotto il profilo valoriale, e che dunque va presentata e discussa nell’interesse di tutta la coalizione;
• non credo nelle semplici campagne di ascolto, specie a ridosso di una consultazione elettorale; credo invece che la politica debba avere la forza e il coraggio di avanzare proposte chiare e sulla base di queste andare a confrontarsi con i cittadini, pronta a farsi “contaminare”, disponibile ad accogliere nuovi stimoli e contributi, ma anche critiche, nella prospettiva della costruzione di un comune percorso.
Gli 11 punti qualificanti non sono un programma, non sono neppure la sintesi di un programma. Non hanno nessuna pretesa di esaustività. Rappresentano lo sforzo per contribuire ad innalzare il livello del dibattito politico e per caratterizzare una candidatura attraverso l’esplicitazione degli aspetti considerati centrali, irrinunciabili, fondanti.
Rispetto al programma della coalizione di centro sinistra, che nel complesso disegna un’immagine di città futura in cui mi riconosco con orgoglio, gli 11 punti qualificanti introducono alcuni impegni aggiuntivi: potenziare la rete dei Centri di Aggregazione Giovanile che dovranno essere almeno raddoppiati, ampliare l’offerta dei servizi rivolti ai malati di Alzheimer, vera drammatica emergenza del nostro tempo (Centri diurni con funzione di sollievo alle famiglie e Nuclei Alzheimer nelle Residenze Protette), istituire l’Anagrafe Pubblica degli Eletti e dei Nominati, sostenere e promuovere il turismo sociale.

Sostengo Francesca Paci perchè...di Giuseppina Massi

Ho creduto con Francesca e molti altri amici nelle primarie perché fossero garantiti, all’interno di uno schieramento, la democrazia, il pluralismo, il confronto di idee.

Ho condiviso con Francesca un progetto di città che vede alla base delle sue politiche l’inclusione sociale, la solidarietà, la possibilità per tutti di accedere ai servizi, alle opportunità di lavoro, alla casa, nel modello di città e di comunità che caratterizza Senigallia.

Ho lavorato con Francesca negli ultimi tempi su progetti di integrazione lavorativa per persone svantaggiate, ne riconosco la sensibilità sui temi della salvaguardia dell’ambiente, l’attenzione al territorio, allo sviluppo urbano rispettoso dei cittadini e della natura.

Ho apprezzato, attraversando le politiche per gli anziani, la sua sensibilità sociale e la capacità di amministrare la cosa pubblica.

C’è la necessità di continuare a Senigallia un percorso politico che, lungi dall’ignorare le conflittualità e le lacerazioni, sappia anche riconoscere i risultati di un’azione amministrativa che comunque col passare degli anni ha reso la città sicuramente più bella, dotata di servizi, vivibile.
Da qui si potrebbe ripartire per restituire al confronto politico toni meno aggressivi e più costruttivi.
Una persona nuova può dare un nuovo impulso e caratterizzare in maniera diversa la pratica amministrativa.. Non si vive di rendita mai quando si governa; occorre sempre prestare attenzione ai cambiamenti sociali, alle trasformazioni continue delle città che oggi poi la crisi economica e sociale in atto può solo amplificare. Benvenute le persone capaci e motivate che si inseriscono ex novo nella politica attiva, perchè più libere dal pregiudizio possono avere uno sguardo sulla realtà meno condizionato e dunque, una maggior tensione a ricercare risposte diverse ed adeguate.

Con una donna poi c’è sempre un valore in più; la concretezza e la praticità delle donne rendono l’azione politica spesso più efficace.

domenica 15 novembre 2009

Sostengo Francesca perchè...di Simone Ceresoni

Sostengo Francesca Paci perchè ha contribuito e partecipato a trasformare, insieme a tanti altri convinti ambientalisti, i Verdi di Senigallia da forza di opposizione e di testimonianza a forza di governo coerente e capace di lasciare la città meglio di come l'abbiamo trovata sette anni fa. Anche grazie al suo prezioso contributo abbiamo introdotto l'uso delle energie rinnovabili in città e approvato il Piano energetico ambientale; Senigallia è città che fa parte di un sistema di raccolta di rifiuti in modo differenziato volto al recupero e al riutilizzo e che non apre le porte agli inceneritori; la mobilità dolce e il trasporto pubblico sono stati sviluppati e potenziati; la scuola pubblica è stata difesa dall'aggressione del governo Berlusconi e non smantellata; i giovani hanno diritto di cittadinanza in luoghi di aggregazione pubblica e associativa, solo per fare alcuni esempi.
Non ultimo nella nostra città - forse unica nel panorama nazionale - molti provvedimenti in materia urbanistica hanno introdotto previsioni di riduzione delle quantità di cemento previste da un piano regolatore sovradimensionato e nato in epoche lontane.
Sostengo Francesca Paci perchè in questi cinque anni di amministratrice alla casa Protetta per Anziani ex - Irab ha dimostrato di essere una persona capace, affidabile e trasparente, segnando una gestione pubblica di alto profilo, di cui possiamo andare orgogliosi.
Sostengo Francesca Paci perchè credo che possa dare un notevole contributo di innovazione e pluralismo, per il "futuro comune", durante il quale auspico si possa riprendere e potenziare le giuste scelte dall'attuale amministrazione comunale e mettere mano per correggere ciò che non è andato per il verso giusto.
Credo nella politica partecipata e nel principio di assunzione di responsabilità personale delle scelte , per questo sostengo Francesca Paci, che - grazie alla disponibilità a candidarsi alle primarie del centrosinistra - sta contribuendo a costruire l'unica vera novità concreta e possibile nel panorama politico locale . Al contrario negli altri schieramenti di centro (Gazzetti), centrodestra (Marcantoni), e di sinistra (Mancini) trovo rispettivamente la preistoria, il passata remoto e un futuro veilletario , che tendon a preservare e a riproporre, seppur in vesti e formule diverse, antichi equilibri e modelli , che invece occorre superare per realizzare la migliore e possibile "città futura ".

Post su Popinga

Chi gira un po' tra i blog senigalliesi, di certo conosce Popinga. Recentemente Marco Scaloni ha pubblicato un post, molto ben documentato, relativo alla delibera 95/1994 sull'Anagrafe Pubblica degli Eletti e dei Nominati. Segnalo il link: http://scaloni.it/popinga/delibera-951994-ce-chi-dice-si/

Sostengo Francesca Paci perché..di Giacomo Tantucci

...perché stiamo vivendo una fase della vita estremamente delicata; la crisi economica mondiale e nazionale ci ha investito violentemente, creando gravi e pesanti ripercussioni anche a livello locale. E’ necessario intervenire con decisione e velocità, senza, però, far venire meno la partecipazione democratica e la compartecipazione nelle scelte di tutte quelle forze che hanno veramente a cuore il buon andamento, anzi il miglioramento, della ns. città e del territorio circostante, al di sopra delle rispettive provenienze ideologiche. Chi non parteciperà a questa “politica” dimostrerà, senza alibi di sorta, che è più legato ad interessi personali o di appartenenza, piuttosto che a vera volontà del bene comune.
Cosa centra Francesca Paci e la sua candidatura a “rappresentante” l’intero arco di forze del Centrosinistra alle prossime elezioni, prima alle Primarie e successivamente alle Comunali?
Centra perché è importante che il ns. Rappresentante sia una persona “pulita” che abbia significative capacità personali e di competenze, ma che al tempo stesso non sia imbrigliata in situazioni pregresse che ne potrebbero ostacolare le scelte e/o la velocità e libertà nel farle.
Francesca Paci è persona preparata, volitiva, decisa, cresciuta in un ambiente dove il senso del dovere, della convivenza e del rispetto delle diversità hanno sempre avuto un grande peso. E’ una donna che ha vissuto le difficoltà della vita e della famiglia. E’ una donna che, giornalmente, vive le difficoltà del mondo del lavoro, della disoccupazione, delle problematiche degli anziani. E’ una donna che avrà, sicuramente, la capacità di raccogliere il testimone, positivo, ma abbastanza scomodo che lascia l’attuale Sindaco; dovrà proseguire e migliorare quel processo di rinascita cittadina che l’attuale Giunta, in particolare con alcune persone cardine, hanno saputo imprimere alle iniziative degli ultimi anni, ma dovrà anche avere il coraggio di rivedere altre scelte che sono in procinto di essere attuate. Occorre proteggere e preservare il ns. bene più prezioso, quell’Ambiente che è alla base della ns. industria più importante: il Turismo. Dobbiamo preservarlo, ma non possiamo neanche spegnere quelle, utili e necessarie, opere pubbliche e private che costituiscono il motore di tante attività produttive ed infrastutturali.
A mio parere, Francesca Michela Paci, ha le qualità personali, di visione, aperta ma concreta, accompagnate da moderato decisionismo, senza protettori e santi, che ne potrebbero condizionare l’operato, che possono essere una buona “ricetta” per il ns. prossimo Rappresentante e, forse, anche per il ns. prossimo Sindaco.

sabato 14 novembre 2009

Sostengo Francesca perchè...di Lanfranco Bertolini

Nei momenti del confronto attivo e in quelli del pensiero solitario per me è stato sempre un dovere scegliere e dire le ragioni della mia scelta.
Lo faccio anche per le Primarie attraverso cui il centro sinistra senigalliese il 22 novembre indicherà il suo candidato a Sindaco:
il candidato che sostengo e voterò è FRANCESCA PACI.
Non è una scelta contro, non si fonda su una conoscenza remota della candidata, ma è ponderata e la sento come coerente per l’affermazione delle idee in cui credo.
La scelta del PD di affidarsi alla società cittadina per individuare il candidato in una dimensione di coalizione definita e di un programma è stata saggia e ha allargato sia lo spazio di cittadinanza per noi iscritti ed elettori sia il riferimento di rappresentatività e responsabilità per i candidati.
Le troppe contrapposizioni e frammentazioni di questo tempo hanno bisogno di energie e apertura al futuro. Di un ritorno alla città coesa, a nuove libertà, a atti coraggiosi.
E l’antipolitica e l’affanno delle pattuizioni non sono futuro. Ma rischi per il presente.

Quando Francesca Paci ha voluto illustrarmi intenzioni e punti fermi del suo impegno e mi ha invitato a uno scambio di idee soprattutto sulla materia urbanistica, le ho parlato della città,
del modo in cui deve qualificarsi e crescere in modo ordinato e giusto
attraverso scelte urbanistiche selettive e non diffusive,
misurate e fondate su punti fermi ma non trascinate da concertazioni senza fine, poggiate sulla centralità dei diritti di tutti alla casa, alla fruizione degli spazi pubblici e alla valorizzazione e riordino del territorio e non dominate da quanti tengono le aree fabbricabili in cassaforte.

Francesca Paci mi ha risposto puntualmente, mi ha convinto che territorio, paesaggio, centro storico, sostenibilità urbana continueranno ad essere in modo ancor più centrale e determinato il motore dell’azione amministrativa, senza il freno e la compressione che autori e sostenitori di scelte pregresse hanno finito con l’esercitare anche nei periodi di svolta e abbastanza positivi dell’ultimo decennio.

Sostengo Francesca Paci per questo, perchè un tempo di maggiore unità liberi una spinta corale ed emozionale e perché il centro sinistra nella politica dell’ambiente, della giusta misura e della sicurezza sociale consolidi la sua legittimità a governare, la sua forza a controllare i processi, secondo dinamiche partecipative e di forte esercizio democratico.
Attraverso un’azione comune possiamo rafforzare la candidatura Paci e il nostro credere ad una Senigallia più forte e più bella.

Lanfranco Bertolini

giovedì 12 novembre 2009

Lavoro e crisi economica: spazi di azione per la prossima amministrazione comunale

La crisi economica che si è abbattuta su mezzo pianeta è in via di risoluzione o è un problema con cui dovremo fare i conti ancora per molti mesi e forse per anni? Politici e tecnici non lesinano le loro valutazioni e previsioni sull’argomento. Difficile per i cittadini orientarsi e farsi un’idea precisa, sia per la complessità dell’argomento, sia per la diversità delle posizioni espresse che tradiscono spesso un approccio ideologico e strumentale. Di fronte ad un tema che impatta così duramente sulla vita di tante famiglie colpite direttamente dalla coda più velenosa di ogni crisi economica, vale a dire la perdita di posti di lavoro, è sicuramente necessaria una valutazione serena ed obiettiva della situazione in atto e delle sue possibili evoluzioni. E’ sulla base di questa valutazione che debbono essere approntati gli strumenti più idonei per sostenere quegli spiragli di ripresa che sembra di intravvedere e per alleviare la situazione di difficoltà in cui tanti cittadini si sono venuti a trovare. E’ chiaro che si tratta di un problema di portata globale che deve essere affrontato e risolto a livello nazionale e sovranazionale ma anche a livello di amministrazioni locali è possibile e necessario mettere in campo azioni significative.
La scelta della attuale amministrazione cittadina di non tagliare le risorse destinate alle politiche sociali, nonostante la contrazione dei trasferimenti statali e la decisione demagogica e dissennata del governo Berlusconi di abolire l’Ici sulla prima casa, va sicuramente in questa direzione. L’istituzione poi, in sede di bilancio di previsione 2009, di un fondo di solidarietà, per l’importo di € 150.000, da destinare ad interventi a sostegno dei cittadini che, a causa della crisi economica, hanno perso il posto di lavoro, rappresenta un segnale molto positivo ed importante con cui l’amministrazione comunale, in rappresentanza della città tutta, ha voluto far sentire la propria presenza e la propria vicinanza alle famiglie che vivono una drammatica situazione di difficoltà. A questa positiva esperienza sarà necessario dare continuità nel prossimo mandato amministrativo, rafforzandola sul piano delle risorse impegnate e ricalibrandola dal punto di vista progettuale.
La perdita del posto di lavoro è un evento devastante nella vita delle persone: vengono infatti meno non solo le risorse economiche necessarie per condurre una vita dignitosa ma la stessa identità sociale dell’individuo che, nella nostra società, è strettamente collegata al ruolo lavorativo ricoperto. Ma quale è la situazione nel nostro territorio? L’analisi dei dati sull’andamento del mercato del lavoro locale evidenzia come, a partire dall’autunno del 2008, si siano perduti molti posti di lavoro: le sole iscrizioni in lista di mobilità sono passate, nel territorio di competenza del Centro per l’Impiego di Senigallia, dalle 332 del 2007 alle 436 del 2008 e, ad ottobre 2009 si è già arrivati a 671 iscrizioni. A fronte dunque di una crisi che se pure sul fronte finanziario ha superato la fase più critica, sta ancora producendo effetti drammatici sul fronte occupazionale, è indispensabile affermare l’impegno del prossimo governo cittadino ad un monitoraggio attento della situazione, alla mobilitazione di risorse adeguate, alla realizzazione di interventi specifici. Fondamentale sarà, per affrontare un problema così complesso, che Senigallia eserciti con convinzione, fino in fondo e con grande senso di responsabilità il suo ruolo di comune capofila. In ambito economico infatti è indispensabile muoversi a livello sovra comunale, coinvolgendo tutti i comuni delle Valli del Misa e del Nevola. Fondamentale anche coinvolgere sia nell’analisi che nella progettazione degli interventi associazioni sindacali e datoriali ed associazioni di volontariato. Sarà importante affiancare alle tradizionali politiche passive (sostegno al reddito delle fasce più deboli della popolazione) nuove politiche attive con l’obiettivo di favorire il reinserimento nel mondo del lavoro di chi ne è stato espulso e il primo inserimento dei giovani che faticano a farvi ingresso (se non nelle forme di un eterno precariato). Fra queste assumono particolare rilievo le politiche formative vale a dire la predisposizione di corsi di formazione, finalizzati alla qualificazione dei giovani e alla riqualificazione di chi ha perso il proprio posto di lavoro, capaci di migliorare realmente le prospettive occupazionali di chi li frequenta. L’amministrazione comunale non ha competenze dirette in materia; queste appartengono infatti a Regione e Provincia. E’ tuttavia necessario che la prossima amministrazione comunale sia in grado di giocare un ruolo attivo, attraverso un dialogo stringente con gli enti sovraordinati, affinchè le considerevoli risorse destinate dal Fondo Sociale Europeo al finanziamento delle attività formative siano indirizzate alla attivazione di percorsi formativi rispondenti ai fabbisogni del territorio e dunque in grado di garantire a chi li frequenta nuove opportunità di lavoro e, alle imprese, risorse umane in possesso delle competenze strategicamente necessarie a sostenerne l’innovazione.
L’individuazione dei fabbisogni formativi di un territorio è attività estremamente complessa che potrà essere svolta solo con il coinvolgimento fattivo di associazioni sindacali e datoriali.

mercoledì 11 novembre 2009

Sostengo Francesca perchè...di Marisa Sabatini

Sono un’iscritta al PD
con un lungo percorso di militanza politica nel quale mi sono sempre trovata in sintonia con quelle persone che vivono l’impegno politico non come fine per affermare sé stessi, ma come strumento per risolvere i problemi delle persone, in sostanza con chi vive la politica, innanzitutto, come generoso impegno Civile.

Il 22 Novembre avrò la possibilità, come tanti elettori, simpatizzanti, iscritti del PD e come tanti altri elettori in generale della nostra città, di scegliere il candidato a Sindaco della mia città in rappresentanza del Centro Sinistra che ha governato fino ad oggi.

Sarò cioè chiamata non ad eleggere il Segretario Politico del PD, ma a scegliere la persona che, per me, ha le caratteristiche migliori per rappresentare il Centro Sinistra nelle elezioni Amministrative che si svolgeranno a Marzo 2010.

Secondo me un Sindaco deve necessariamente avere delle caratteristiche fondamentali quali:
- profonda umanità
- alto senso dell’etica pubblica
- forti competenze culturali, sociali, economiche
- capacità di fare squadra
e quindi di promuovere e far crescere nuove competenze e nuovi impegni di persone per un Progetto comune.
Francesca Michela Paci rappresenta la fortunata sintesi, per la città di Senigallia, di tutte queste qualità messe insieme.

Ho il piacere di conoscerla da alcuni anni, ho avuto modo di verificare la sua profonda umanità e le sue competenze a cui si aggiungono, nel contesto politico del Centro Sinistra Senigalliese, il rappresentare quella coraggiosa novità di cui tanto ha bisogno la classe Dirigente Locale del Centro Sinistra.

martedì 10 novembre 2009

Il Piano Cervellati, le sue potenzialità, la responsabilità di governarlo.

Come candidata nelle primarie per la scelta del candidato a Sindaco della coalizione di centro sinistra, sento mio dovere condividere la soddisfazione della maggioranza per aver centrato l’obiettivo della approvazione del Piano Cervellati, di un Piano del Centro Storico che si rivelerà fondamentale per l’identità futura di Senigallia.
Il carattere puramente conservativo del Piano del 1975 e l’essere quel Piano sopravvissuto per oltre 20 anni alla sua scadenza con troppi silenzi sono state condizioni di squilibrio nello sviluppo della Città, ma la scelta di nuovi coraggiosi percorsi, compresa quella della ricostruzione critica prevista dal Piano Cervellati, va riconosciuta come merito per la maggioranza. Essa in questo primo decennio del XXI secolo ha reso il centro storico, gli spazi pubblici, la riqualificazione urbana e delle aree costiere obiettivi centrali del suo operare.
Ciò che può dispiacere sono la dimensione fortemente conflittuale e i periodi di accantonamento e ritardo che ne sono derivati e che in Urbanistica determinano sempre sviluppi edilizi incongrui e contraddittori.
Le esasperazioni polemiche degli ultimi tempi e gli scomposti propositi che vengono da alcune forze politiche di cancellare il Piano Cervellati in caso di loro vittoria, senza indicazioni di strategie, rivelano il limite culturale di un fare opposizione comunque e l’indisponibilità a reali confronti, a valorizzare i tanti momenti partecipativi.
Questi gli impegni che, accanto a quanto ho già detto con riferimento a Palazzo Gherardi e alla funzione integrata dei maggiori palazzi civici, voglio assumere in favore del centro storico:
• rendere operative al massimo le potenzialità del centro storico, sostenendo e accelerando le fasi progettuali per raggiungere gli obiettivi di recupero della funzione residenziale, anche attraverso le opportunità di edilizia sociale, e di permanenza delle funzioni commerciali e amministrative;
• considerare il Piano non come previsione a se stante, ma come leva per il riordino del sistema città che deve trovare equilibri e integrazioni secondo i criteri che abbiamo espresso nei nostri 11 punti qualificanti;
• approfondire quindi le relazioni urbane attraverso un governo del Piano Cervellati che attui e rafforzi in ogni modo là dove è possibile le previsioni di parcheggi, percorsi, accessi e collegamenti interni ed esterni, rivalutando le funzioni proprie delle nostre preziose piazze;
• tutelare gli spazi pubblici, valorizzare rendere fruibile con un preciso studio l’impianto delle mura urbiche;
• Ridare forza alla monumentalità, al decoro urbano, al risanamento dei momenti di degrado, ai punti forza della città storica, a progetti di intervento congrui e qualificati nei materiali e negli stili su piazze, viabilità e penetrazioni, cinta muraria, lungofiume, Portici Ercolani, verde pubblico e privato sono obiettivi che richiedono di dare forza all’Ufficio del Centro Storico in modo che viva e diffonda la cultura del Piano.
La conoscenza di norme, esperienze e procedure in questa materia è ricchezza per tutta la comunità e dovrà essere a servizio di ogni cittadino e dei professionisti in base a codici precisi e univoci, in modo da facilitare gli interventi.
Ma un Piano di questo rilievo, con i suoi ripristini e le sue specificità, consente anche a Senigallia di entrare a pieno titolo nel dibattito e confronto conoscitivo che a livello nazionale e internazionale è in atto e va riprendendo vigore sulla politica generale per i Centri Storici, una buona occasione per approfondire, sperimentare, rafforzare le progettualità.
Non timidezze e lacerazioni interne. Ma il coraggio del fare. Con questo spirito lavorerò per dare forza al Piano Cervellati.

sabato 7 novembre 2009

L’Anagrafe Pubblica degli Eletti e dei Nominati: più trasparenza, partecipazione, democrazia, moralità pubblica

La questione recentemente sollevata, da più parti, circa la necessità di dare immediata applicazione alle previsioni contenute nel regolamento approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 95 del 1994, non può non trovarmi assolutamente concorde.
Vale la pena di ricordare, per chi non avesse avuto modo di seguire la vicenda, che il regolamento, prevede la pubblicazione dei redditi e della situazione patrimoniale degli amministratori pubblici del Comune di Senigallia, entro tre mesi dalla loro proclamazione con obbligo di successivo aggiornamento annuale.
Non conosco le ragioni per cui, previsioni così opportune e per certi versi lungimiranti non siano più state applicate né a partire da quale data ciò sia avvenuto. A tutti i livelli, da quello nazionale a quello comunale, esiste l’esigenza diffusa di maggiore pubblicità e trasparenza in ordine alla situazione reddituale, finanziaria, patrimoniale ed immobiliare di tutti coloro che ricoprono cariche pubbliche nonché in ordine all’operato degli amministratori pubblici nell’esercizio del loro mandato.
L’applicazione del citato regolamento potrebbe dare una prima risposta a questa legittima esigenza che si fonda su un semplicissimo presupposto: per poter davvero scegliere i cittadini devono poter conoscere. La proposta invece, contenuta negli 11 punti qualificanti con cui ho voluto, unitamente al comitato promotore della mia candidatura, cominciare a presentare e caratterizzare il senso della nostra proposta politica per il governo della città, di istituire a Senigallia l’anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, pur andando incontro alla stessa esigenza di trasparenza, ha una portata decisamente più ampia.
Si tratta di una proposta molto concreta e di semplice attuazione, che raccoglie l’importante campagna lanciata in tal senso dal Partito Radicale. Si tratta in buon sostanza di realizzare un portale che renda accessibili in un formato standard aperto, così da poter essere elaborati e incrociati, i seguenti dati relativi a tutti coloro che ricoprono incarichi pubblici (elettivi o per nomina): dati anagrafici e codice fiscale (necessario per una identificazione univoca); incarichi elettivi ricoperti nel tempo; dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari relativi all’anno precedente l’elezione e agli anni in cui è ricoperto l’incarico; dichiarazione da parte dell’eletto dei finanziamenti ricevuti, dei doni, dei benefici, ecc; registro delle spese degli eletti, comprensive di quelle per lo staff, spese telefoniche, ecc.; presenze ai lavori e voti espressi sugli atti adottati dall’istituzione di appartenenza; strumenti regolamentari utilizzati: interrogazioni, interpellanze, mozioni, ordini del giorno, prese di parola.
L’aspetto legato all’attività svolta dagli amministratori pubblici nell’esercizio del loro mandato mi sembra quello più interessante; permette infatti ai cittadini di controllare l’operato di coloro che hanno eletto verificandone consistenza, incisività e, soprattutto, coerenza con il programma elettorale.
Internet e le nuove tecnologie digitali rendono oggi molto semplice, basta volerlo fare, permettere agli elettori di valutare, sotto molteplici profili, l’operato degli eletti e in conseguenza di ciò fare scelte informate e consapevoli. Trasparenza, partecipazione e democrazia ne trarrebbero grande vantaggio. E insieme ad esse anche la moralizzazione della politica.
Francesca Paci
Candidata alle primarie per la scelta del candidato a Sindaco della coalizione di centro sinistra

Sostengo Francesca perchè...di Andrea Calcina

Sostengo Francesca PACI:

- Perchè credo nella politica trasparente, fatta per dare risposte hai bisogni dei cittadini;
- Perchè la candidatura di Francesca è frutto di un progetto politico innovativo (tre partiti della sinistra che si uniscono in una unica lista) pur restando in un quadro di riferimento che vuole rafforzare e modernizzare "dall'interno" la coalizione di Centro- Sinistra che non può prescindere dal Partito Democratico, come pricipale alleato.
- Perchè credo che questa "rinnovata" Lista di Centro Sinistra, sia l'unica forza in grado di battere questa Destra, demagogica e senza un progetto per la Città;
- Perchè la città di Senigallia non può interrompere quel progetto che l' ha caratterizzata in positivo negli ultimi anni, pur introducendo chiari elementi di discontinuità con il passato.
- Perchè la pollitica "dell'essere contro qualcuno" ha fallito, quindi occorre costruire dal basso un NUOVO PROGETTO POLITICO, che porti, al più presto, la Sinistra al governo del nostro paese.

giovedì 5 novembre 2009

Parliamo di ACQUA!

L’acqua è un bene primario che appartiene a tutta l’umanità. L’acqua è un diritto di ciascun essere umano, non un bisogno, fra i tanti, che può essere soddisfatto tramite l’offerta del mercato. A garanzia di questo diritto l’acqua deve essere gestita dalle comunità locali attraverso formule di gestione a totale capitale pubblico, con il minor costo possibile per l’utente.
Questo il tema centrale dell’interessante convegno organizzato nei giorni scorsi dal Gruppo Società e Ambiente. Alla base dell’iniziativa la fortissima preoccupazione suscitata da alcuni provvedimenti normativi del governo Berlusconi che hanno sancito, di fatto, la privatizzazione dell’acqua. Si tratta dell’art. 23 bis del Decreto Legge 112 del 5 agosto 2008 (passato sostanzialmente inosservato fatta salva la lettera di veemente denuncia indirizzata da Padre Alex Zanotelli a Beppe Grillo) e, con un ulteriore accelerazione verso la mercificazione dell’acqua, dell’art. 15 del Decreto Legge 135 del 25 settembre 2009 (che potrebbe essere convertito in legge entro il prossimo 24 novembre). La privatizzazione dell’acqua, sostanzialmente, si fonda sull’aver qualificato il servizio idrico come servizio pubblico a rilevanza economica. Da questo assunto viene fatto discendere l’obbligo di adeguarsi alle stringenti normative europee (tese a contrastare situazioni di monopolio e a garantire la libera concorrenza) che impongono, in materia di affidamento di servizi pubblici a rilevanza economica, l’adozione di procedure competitive ad evidenza pubblica (cioè gare). Divengono in tal modo impossibili i cosiddetti affidamenti in house e cioè l’affidamento diretto della gestione del servizio idrico a società (quale che sia la formula utilizzata) interamente pubbliche e allo scopo costituite. Tanto per dare un’idea di quali possano essere le conseguenze della privatizzazione e mercificazione dell’acqua basta citare il caso di Aprilia (Latina) dove Acqualatina (il 46,5% delle azioni appartengono a Veolia, la più grande multinazionale dell’acqua) ha deciso nel 2005 di aumentare le bollette del 300% (e chi non può pagare si vede chiudere i rubinetti dell’acqua). Nel nostro territorio la titolarità del servizio idrico integrato (acquedotto, fognatura, depurazione) è affidata dall’Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 2 che per la gestione si avvale della Multiservizi spa e cioè di una società per azioni a capitale interamente pubblico i cui azionisti sono i 46 comuni dell’Ambito stesso. Questa modalità di gestione ha garantito in questi anni buoni risultati in termini di qualità del servizio, efficacia e efficienza della gestione, anche se, come in ogni ambito si può fare sempre meglio e di più. E’ dunque necessario difendere la gestione pubblica del sistema idrico dal tentativo di consegnare al mercato un diritto umano universale. Bisogna avere il coraggio, come lo si è avuto con successo presso la Commissione europea (che aveva eccepito in merito all’affidamento in house del servizio alla Multiservizi) di dire che “ripubblicizzare si può. Su questo tema è in atto una importante campagna di sensibilizzazione e mobilitazione su tutto il territorio nazionale. Anche a Senigallia è necessario che l’amministrazione comunale assuma una posizione chiara impegnandosi a difendere la gestione pubblica dell’acqua. Rinviando chi volesse approfondire la questione sotto il profilo giuridico al contributo, tra gli altri, del Prof. Alberto Lucarelli, Ordinario di Diritto Pubblico all’ Università Federico II di Napoli (http://www.acquabenecomune.org/spip.php?article6553), segnalo che la questione dirimente, ai fini della non applicabilità della normativa richiamata, è la qualificazione del servizio idrico come servizio pubblico di interesse generale privo di rilevanza economica. E’ necessario pertanto che il Consiglio Comunale, prendendo posizione contro la mercificazione dell’acqua, inserisca nello Statuto Comunale il riconoscimento che “l’acqua è un bene comune e un diritto umano universale” e che “il servizio idrico è un servizio privo di rilevanza economica da gestire in forma pubblica e con la partecipazione delle comunità locali”. Si tratta non solo di un’alta affermazione di principio ma della costituzione delle premesse giuridiche per difendere, e migliorare, l’attuale gestione pubblica dal blitz messo in atto dal governo Berlusconi.

Francesca Paci
Candidata nelle Primarie per la scelta del candidato a Sindaco della coalizione di centro sinistra

Sostengo Francesca perchè...di Isidoro Bacchiocchi

Ho 66 anni e solo da poco risiedo a Senigallia. Le mie convinzioni politiche, mi hanno portato decisamente a sinistra. Ho aderito al movimento di Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo e, ultimamente ho sottoscritto la tessera di Sinistra e Libertà Ecologia.

Nel mio piccolo, intendo di nuovo spendermi per contribuire a risanare i gravissimi danni arrecati all’ambiente , per tornare in possesso , insieme ad altri uomini donne , della vita presente e futura e per restituire speranza e fiducia ai nostri figli.

Sono questi i motivi principali che mi hanno portato a sostenere con entusiasmo la candidatura a Sindaco di Francesca Paci.

mercoledì 4 novembre 2009

Sostengo Francesca perchè...di Maurizio Pasquini

Sostengo Francesca perché:
- è persona seria e capace
- è fuori dalle solite contrapposizioni che troppo spesso hanno caratterizzato la politica cittadina
- è veramente l’unica novità nel panorama politico della città
- la sua onestà intellettuale Le permetterà di essere veramente il Sindaco di tutti i cittadini.

Sostengo Francesca Paci perchè...di Paola Tonelli

Perchè sostengo Francesca ......
Perchè una amica si sostiene!!!
Perchè conosco i suoi pregi: la tenacia, la serietà e la voglia di mettersi a disposizione.
Perchè la sua esperienza sulle politiche del lavoro e per gli anziani, assieme alla conoscenza delle problematiche della città costituiscono un profilo adeguato a garantire una politica di governo ispirata ai valori della qualità sociale.
Perchè penso sia la "donna" migliore per dare continuità ad una guida al femminile della nostra città.

martedì 3 novembre 2009

Palazzo Gherardi: una scelta ponderata e partecipata

Sui destini di Palazzo Gherardi si è da tempo acceso nella nostra città un dibattito che lungi dallo scemare trova continue occasioni di riproposizione: da ultimo la discussione, in sede consiliare, delle osservazioni, e relative controdeduzioni, al Piano Cervellati.
Vorrei introdurre qualche riflessione in proposito con l’intento di favorire la discussione e il confronto sul merito di una questione che indubbiamente interessa i cittadini di Senigallia e, nel contempo, di tenere lontane polemiche sterili, pretestuose, spesso strumentali.
Penso che la questione Palazzo Gherardi vada inquadrata in una prospettiva più ampia. Dobbiamo cioè chiederci a quale scopo vogliamo sia destinato quell’insieme di edifici pubblici che indubbiamente rappresentano il cuore culturale della città e che, nel loro insieme, costituiscono una testimonianza storica di straordinario valore, la rappresentazione stessa dell’identità cittadina.
La Rocca Roveresca, Palazzo del Duca, il Palazzetto Baviera, il Foro Annonario, Palazzo Gherardi costituiscono un insieme che non può essere smembrato e che anzi va unitariamente finalizzato a progetti culturali di grande livello. Un livello in cui si possa riconoscere non solo una élite culturale ma l’insieme della cittadinanza a cominciare dai giovani e giovanissimi.
La proposta formulata dalla coalizione di centro sinistra per la realizzazione di un Museo della Città e del Territorio va in questa direzione. L’idea è quella di un museo diffuso di nuova concezione, che presenti una polivalenza ed una molteplicità di funzioni di gran lunga superiori a quelle dei tradizionali musei tematici (arte, archeologia, scienza ecc.). Alla base di questa struttura è un percorso conoscitivo sui molteplici aspetti della storia della città, le cui diverse componenti (politiche, economiche, urbanistiche, artistiche ecc.) vanno messe in relazione attraverso un allestimento espositivo multidisciplinare. Questo fa sì che un museo di questo tipo non sia solo un raccoglitore ed un espositore di testimonianze, ma anche e soprattutto un luogo di promozione e formazione della conoscenza con molteplici funzioni: dare una visione e una fruizione unitarie del patrimonio culturale della città e del territorio, offrire strumenti per entrare in rete con altre strutture culturali nella regione e fuori, promuovere ricerche ed esposizioni in collaborazione con le altre istituzioni cittadine (biblioteca e archivio, musei, scuole ecc.) in modo da costituire il perno della ricerca culturale e della sperimentazione didattica nella città e sulla città.
In questa prospettiva ritengo che il luogo più idoneo per la sua centralità e il suo valore simbolico a costituire il principale contenitore di questo museo e a svolgere il ruolo di baricentro e motore culturale della città in sinergia con tutti gli altri luoghi della cultura sia proprio Palazzo Gherardi. Qui potrebbe avere luogo la sede stabile del Museo e la gestione di tutto il sistema museale. La sua posizione centrale gli permetterebbe di espandersi e collegarsi, anche per mostre ed esposizioni temporanee o sezioni separate, con le altri sedi vicine, quali il Palazzo del Duca, il Palazzetto Baviera e la Rocca Roveresca, dove ad esempio potrebbe trovare spazio un’esposizione permanente della storia urbanistica della città.
Si tratta di un percorso teoricamente percorribile, perché l’edificio di per se stesso non presenta ostacoli insuperabili ad un utilizzo di questo tipo: anche le esigenze legate alla sicurezza potrebbero trovare una adeguata risposta. Il problema principale è quello delle risorse necessarie al restauro e alla rifunzionalizzazione di questo spazio.


E’ su questo che invito le forze politiche, le associazioni culturali e i cittadini tutti ad aprire un confronto sereno ed una seria valutazione. La riflessione non potrà prescindere dalla
consapevolezza che a fronte di risorse limitate privilegiare un progetto può significare abbandonarne altri, forse non meno interessanti. Quello che è certo è che decisioni così importanti non possono essere assunte senza aver dato modo alla cittadinanza di esprimersi. Neppure quell’organo massimamente rappresentativo che è il Consiglio Comunale (cui è stata devoluta ogni deliberazione del merito) potrebbe opportunamente assumere una tale decisione senza avere preventivamente avviato un ampio processo partecipativo.

Francesca Paci
Candidata nelle Primarie per la scelta del candidato a Sindaco della coalizione di centro sinistra

lunedì 2 novembre 2009

Le primarie. Il caso Senigallia.

Questo è, in anteprima, il comunicato che abbiamo inviato alla stampa, con preghiera di pubblicazione, per ribadire il senso delle primarie di coalizione e del nostro progetto politico all'interno di queste. Buona lettura!

E’ nostro dovere e ferma volontà condividere in modo aperto e diffuso le ragioni delle primarie e della nostra partecipazione. La speranza è valorizzare un’opportunità, indicare una via in tempi di diffuse lacerazioni. Per Senigallia e non solo!
Nel centro sinistra il passaggio al sistema maggioritario ha prodotto instabilità e trattative estenuanti fra Partiti. Finito il sistema delle preferenze, una netta alternativa è rappresentata dal sistema delle primarie, come procedura per legittimare e dar forza alla leadership. Non è certo l’unica via per individuare il profilo giusto di un candidato, ma lo è quando, dopo pur positive esperienze, si aprono crepe e divisioni nella città, nella coalizione. Lo è quando si riesce a dar voce alla pluralità di voci della coalizione in modo che il vincitore possa legittimamente riassumerle.
La grande voglia dei cittadini di partecipare e contare di più, la competizione entro l’area politica del centro sinistra, il fatto che i Partiti perdono iscritti e che c’è una maggiore mobilità elettorale fanno della scelta dei Partiti del centro sinistra di fare primarie di coalizione e aperte agli elettori un atto intelligente e lungimirante.
La scelta popolare del candidato a Sindaco, la convergenza su punti programmatici, il confronto dei candidati di fronte ad un elettorato che si mobilita prima del momento delle elezioni vere e proprie sono condizioni che offrono possibilità di sintonie nuove e di una tenuta della coalizione con alleanze non fragili.
Anche se nel nostro caso i candidati sono solo due, il percorso può essere di grande crescita politica e culturale. La nostra candidatura è nata entro questa scelta che impegna gli aspiranti a Sindaco a divenire espressione dell’intera coalizione e fin dalla formazione del Comitato dei Proponenti abbiamo scelto che il candidato fosse prima di tutto del centro sinistra, fosse sostenuto da persone e movimenti che sostenessero tale prospettiva.
Lo ripetiamo a tutti, a Voi elettrici ed elettori del PD, di Sinistra e Libertà, dei Comunisti Italiani, dei Verdi, alle persone di cultura e a ogni cittadino, a chi vuole impegnarsi per rendere sempre più bella e democratica la nostra Senigallia, alla stampa e ai mezzi di informazione chiamati a informare i cittadini: ci proponiamo con lealtà e con la nostra sensibilità per proporre un’opzione, per facilitare una scelta, per una sfida che vogliamo sincera e corretta. E chiediamo solo lealtà e chiarezza del confronto, certi che l’ elettorato, senza forzature e condizionamenti, saprà vivere con attenzione il dibattito e scegliere a novembre il candidato che meglio potrà permettere alla coalizione di vincere le elezioni del prossimo marzo e poi ben governare. Intorno al vincente si lavorerà poi in unità, perché la Città abbia un altro tempo di sviluppo, perché solidarietà e riconoscenza rendano migliore e più giusta la nostra comunità, perchè i valori e i beni del nostro ambiente siano salvaguardati e valorizzati. Questi sono il significato e valore che attribuiamo alle primarie di coalizione.

Francesca Paci e il Comitato Promotore alla sua candidatura
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Sostengo Francesca Paci perchè..di Maurizio Tonini Bossi

“No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere della politica; pensate che tutta la “miseria” economica e morale che viviamo, è nata perché non ne avete più voluto sapere…”;

è un appello ricorrente questo, spesso, ahimè, frustrato da politici logori, vecchi dentro; è un appello che ho sentito su di me, spaesato in un clima nel quale la corsa alle candidature mi è sembrata più una gara di singoli che un progetto “città”;

ho risposto positivamente a quell’appello, che mi sento di dovere rivolgere ai nostri concittadini, guardando con grande interesse e stima, alla figura e alla candidatura di Francesca Paci.-

La sua non può essere intesa come candidatura di contrapposizione perchè appare netta la Sua visione di un centro sinistra unito.-

I punti qualificanti con i quali Francesca si è presentata esprimono con grande chiarezza la visione dei suoi valori personali e politici; credo che con Lei si possa continuare a sperare in un centro sinistra vero, quello che serve per allontanare da noi quel berlusconismo dei privilegi, più dannoso di quanto sia stato ancora compreso, e con esso tutte le nostre attuali miserie;

Credo in Francesca per una politica “che abbia come unico riferimento la ricerca del bene comune, praticata in modo pulito, trasparente, disinteressato, generoso”.

Immagino e credo che un Suo successo possa portare al necessario superamento della frammentazione della sinistra,- Ci sono fondati motivi per crederci.-

Senigallia, 31.10.2009
Maurizio Tonini Bossi