martedì 20 ottobre 2009

I miei 11 punti qualificanti

In molti mi chiedono come intendo sviluppare il programma che è stato sottoscritto dalla coalizione, quali sono i punti che ritengo principali e che in qualche modo mi "qualificano". Li ho sintetizzati brevemente in 11 punti.
Ovviamente sono apprezzate le osservazioni e i contributi di tutti!

1. URBANISTICA
COSA FARE privilegiare il recupero del patrimonio edilizio esistente attraverso interventi di ristrutturazione e riqualificazione urbana a consumo zero del territorio
PERCHE’ le risorse naturali del territorio sono bene prezioso di tutta la comunità e devono pertanto essere curate e preservate e non consumate in modo rilevante ed irriversibile
COME adottando un nuovo strumento di pianificazione generale, in sostituzione del Piano Regolatore vigente, uno strumento ormai inadeguato ad un efficace governo del territorio. Verrà adottata la forma innovativa del Piano Strutturale Comunale

2. CASA
COSA FARE intraprendere con decisione una politica abitativa tesa alla immissione sul mercato di un consistente numero di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica
PERCHE’ la casa è un bisogno primario ma sono sempre più numerose le fasce di popolazione (giovani coppie, anziani, single, lavoratori migranti) che non riescono ad accedere al mercato della casa a causa di prezzi spropositati sia per gli acquisti che per le locazioni
COME verrà adottato un Programma residenziale comunale che, a partire dalla analisi delle reali esigenze abitative (censimento di tutte le abitazioni sfitte o sottoutilizzate) programmi interventi di recupero e pieno utilizzo del patrimonio immobiliare esistente – verranno conclusi gli interventi già in corso per la realizzazione di edilizia sociale e ne verranno programmati di nuovi, sempre privilegiando la forma del recupero, in sinergia con l’ERAP (ex IACP)

3. MOBILITA’
COSA FARE completare e mettere in sicurezza la rete delle piste ciclabili che dovrà estendersi a tutto il territorio – estendere le aree pedonali e a traffico limitato nel centro storico, sui lungomari, e nei quartieri residenziali nella logica dell’”arcipelago pedonale” – potenziare il sistema della sosta (parcheggi a corona del centro storico) – promuovere l’uso del mezzo pubblico e introdurre pratiche innovative quali il car-pooling e il servizio a chiamata
PERCHE’ la mobilità è oggi sempre più elemento fondamentale di misura della qualità della vita nelle città – la Senigallia che vogliamo è una città capace di coniugare in modo armonico le esigenze di mobilità di tutte le categorie di cittadini
COME il Piano Generale del Traffico Urbano, recentemente approvato, individua, a partire da una analisi conoscitiva approfondita, soluzioni e strategie che devono ora essere attuate con decisione

4. ENERGIA
COSA FARE a partire dagli edifici pubblici comunali andranno promossi risparmio energetico, efficienza energetica e utilizzo di energie rinnovabili nella prospettiva del raggiungimento del pareggio elettrico attraverso lo strumento della generazione distribuita
PERCHE’ non possiamo rinunciare all’energia che ci serve in tutte le nostre attività, da quelle domestiche a quelle produttive, ma non dobbiamo sprecarla, dobbiamo scegliere fonti di energia non inquinanti e rinnovabili, dobbiamo conciliare il bisogno di energia con l’esigenza di tutelare l’ambiente e la salute pubblica
COME deve essere data piena attuazione al nuovissimo Piano Energetico Ambientale Comunale (PEAC) che sulla base di un complesso lavoro di analisi indica le strategie, gli interventi, le campagne informative da mettere in atto

5. GIOVANI
COSA FARE attivare il protagonismo giovanile che deve trovare sempre di più spazio (i luoghi, le sedi) e tempo (le occasioni, le opportunità) nella città
PERCHE’ i giovani devono poter realizzare i propri progetti, esprimere la propria creatività, dare forma ai propri sogni, “stare insieme” per “fare insieme”: solo così si previene e contrasta il fenomeno del disagio giovanile
COME potenziando la rete dei CAG (Centri di Aggregazione Giovanile) che dovrà almeno raddoppiata – collaborando sempre di più con le associazioni dei giovani che lavorano per i giovani

6. SERVIZI SOCIALI
COSA FARE occorre mantenere invariate le risorse da destinare alle politiche sociali, anche a fronte di entrate comunali sempre più ristrette, per conservare il buon livello di protezione sociale raggiunto in questi anni, consolidarlo e, dove necessario, renderlo più efficiente
PERCHE’ vogliamo una città giusta, accogliente e solidale che sa prendersi cura dei suoi cittadini più fragili (anziani, bambini, disabili, immigrati), una città consapevole che una buona rete di protezione sociale è una ricchezza per tutti e che la crisi economica in atto impone la ricerca di soluzioni, anche innovative, per sostenere le famiglie in momentanea difficoltà
COME una maggiore efficienza ed economicità nella gestione dei servizi sociali può essere raggiunta solo attraverso la gestione associata a livello di Ambito Territoriale. Andrà individuata la forma associativa, tra le molte possibili, più adatta a favorire una piena integrazione socio-sanitaria, livelli di prestazioni omogenei su tutto il territorio, la riserva dei poteri di indirizzo politico e di verifica all’amministrazione comunale. Il coinvolgimento delle forze sociali, sindacali e del terzo settore nella definizione di tutte le scelte che riguardano il sociale sarà metodo adottato senza deroghe

7. ANZIANI
COSA FARE potenziare l’offerta dei servizi con particolare riguardo a quelli domiciliari e a quelli, residenziali e semi-residenziali, rivolti ai malati di Alzheimer, vera emergenza del nostro tempo - facilitare l’accesso degli anziani non più autosufficienti e delle loro famiglie alla rete dei servizi sociali, sanitari e socio-sanitari a loro destinati
PERCHE’ le famiglie che devono improvvisamente affrontare il difficile compito di prendersi cura di un anziano non autosufficiente vivono oggi momenti di grande disorientamento e hanno bisogno di essere sorrette ed aiutate nella scelta dei servizi da attivare con l’obiettivo di favorire, fino a quando è possibile, la permanenza dell’anziano nella sua casa
COME è necessario istituire un punto unico di accesso alla rete dei servizi per gli anziani (ma anche per altre categorie di soggetti fragili) che garantisca una prima lettura dei bisogni, una effettiva presa in carico unitaria della persona, il supporto ad una scelta informata e consapevole e la formulazione di un piano di intervento appropriato. Andranno individuati strumenti e risorse per ampliare l’offerta di servizi rivolti ai malati di Alzheimer (Centri Diurni con funzione di sollievo alle famiglie e Nuclei Alzheimer nelle Residenze Protette)

8. CULTURA
COSA FARE proponiamo la creazione di un museo diffuso di nuova concezione che metta in rete i diversi spazi museali presenti in città per dare vita ad un percorso conoscitivo multidisciplinare sui diversi aspetti della vita e della storia cittadine (storia, urbanistica, arte, fotografia, ecc.) – in questo ambito deve trovare spazio anche il Museo Giacomelli, non solo esposizione ma laboratorio di ricerca sulla fotografia collegato alla rete universitaria italiana – accanto ai “grandi eventi” capaci di promuovere l’immagine di Senigallia vanno sostenuti e valorizzati i tanti progetti ed esperienze culturali presenti in città con particolare attenzione alle esperienze di intercultura
PERCHE’ l’identità di una comunità è tanto più forte quanto più sa riconoscre e valorizzare i segni e le testimonianze del suo passato e le esperienze vive del presente
COME attraverso la creazione di un Museo della Città e del Territorio che sia non solo un contenitore di testimonianze ma anche e soprattutto un luogo di promozione e formazione della conoscenza

9. ECONOMIA
COSA FARE è necessario, anche a livello locale, cominciare a introdurre un diverso modello di economia rispettosa dei bisogni delle persone, dell’ambiente e del sociale
PERCHE’ la crisi economica ha rivelato l’insostenibilità di un sistema che per stare in equilibrio ha bisogno di accrescere all’infinito i consumi facendo prevalere le speculazioni sulle regole, la finanza sull’economia reale, i mercati sulla politica -
COME costituendo a Senigallia un Distretto di Economia Solidale di cui faranno parte le imprese impegnate in progetti ecologicamente e socialmente sostenibili - lo sviluppo del territorio verrà legato ad una identità e ad un marchio che ne renda visibile la sostenibilità ambientale e la solidarietà sociale – l’amministrazione comunale si farà esempio di cambiamento nei confronti dei cittadini adottando per prima stili di consumo più sostenibili (prododotti biologici ed equosolidali, carta riciclata, software liberi, risparmio energetico, energie rinnovabili, ecc.)

10. TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE
COSA FARE istituire l’Anagrafe Pubblica degli Eletti e dei Nominati
PERCHE’ per scegliere è necessario conoscere: i cittadini devono poter conoscere l’operato di tutti i politici che hanno eletto e di tutti gli amministratori pubblici (presenze, votazioni, iniziative, altri incarichi ricoperti) come pure la loro situazione patrimoniale, immobiliare e finanziaria
COME istituendo un portale che garantisca ad ogni cittadino l’accesso, ad una vasta documentazione che permetta di conoscere l’operato e la situazione patrimoniale di ogni singolo eletto, nonché di coloro che esercitano un’attività pubblica

11. TURISMO
COSA FARE affiancare al turismo balneare un nuovo turismo di tipo “esperienziale” che guardi a nuovi segmenti specialistici quali il turismo sportivo e giovanile, la convegnistica, il turismo enogastronomico e, soprattutto, il turismo sociale
PERCHE’ solo differenziando ed articolando maggiormente l’offerta è possibile intercettare nuovi flussi e puntare ad aumentare la durata della stagione turistica
COME sviluppando progetti innovativi in collaborazione con le categorie economiche e con i comuni delle Valli del Misa e Nevola

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