In questi giorni molti degli amici che hanno deciso di sostenere la mia candidatura alle primarie della coalizione di centrosinistra mi sollecitano a trovare un modo per presentarmi a quei cittadini senigalliesi che ancora non mi conoscono. Quello che mi dicono suona più o meno così: “Francesca bisogna che ti dai da fare per farti conoscere! Chi ha avuto modo di conoscerti ti stima ma molti non sanno neppure chi sei!”. Comprendo bene il senso di questa richiesta: in questi anni mi sono impegnata soprattutto come Presidente della Casa Protetta di Senigallia e nel mio lavoro (che amo moltissimo) al Centro per l’Impiego. In entrambi questi contesti ho avuto modo di conoscere tantissime persone dalle quali spero di essermi fatta apprezzare ma non ho mai ricercato nessun tipo di visibilità personale preoccupandomi solo di fare e di fare bene. E neppure ho mai ricoperto incarichi politici o istituzionali tali da garantirmi una vasta notorietà a livello cittadino.
La decisione di candidarmi alle primarie di coalizione mi impone quindi di superare la mia naturale riservatezza e l’innata tendenza a presentarmi attraverso le cose che faccio piuttosto che a parole, per provare a spiegare chi sono. A tal fine questo blog rappresenta, mi sembra, uno strumento interessante per una presentazione non formale e dunque più vera.
Chi è dunque Francesca Paci?
Credo di essere una persona non diversa da tante altre persone che a Senigallia vivono, lavorano, si dedicano alla propria famiglia e ai propri amici, coltivano i propri impegni ed interessi. Tra questi impegni ed interessi, nel mio caso, ad un certo punto della mia vita, si è affacciato e ha preso sempre più spazio l’impegno politico e cioè, molto semplicemente, la voglia di prendere parte ad un progetto, condiviso con molte altre persone, per fare di Senigallia una città ancora più bella, accogliente, vivibile, solidale, vivace, ricca di opportunità per i suoi cittadini. La voglia di uscire dalla dimensione privata, fatta di piccoli e grandi problemi quotidiani, di gioie domestiche, di soddisfazioni lavorative, per chiedermi se e come avrei potuto essere utile alla mia città. La voglia di analizzare, insieme ad altre persone, i problemi e le criticità della Senigallia di oggi per cercare le migliori soluzioni possibili per
Ma forse è bene, in una presentazione, non saltare alle conclusioni ma andare con ordine e provare a raccontare la storia della persona.
Sono nata a Senigallia nel 1958. Primogenita di quattro figli (i genitori entrambi insegnanti e molto impegnati in ambito politico, culturale e civile) ho il bellissimo ricordo di una giovinezza vissuta in una casa sempre aperta ed animata, luogo di incontro e di crescita politica e culturale per i tantissimi amici miei, dei miei fratelli e dei miei genitori, una casa che è stata per anni (gli anni ’70 e ’80 soprattutto) una sorta di laboratorio di idee sui temi della difesa dell’ambiente dalla dilagante speculazione edilizia, della tutela del paesaggio agrario, dei diritti civili e dell’emancipazione della donna. E’ stato dunque sin dalla prima adolescenza che ho cominciato a respirare la politica anche se, per molto tempo, non ho sentito alcun bisogno o interesse ad aderire ad alcun partito. Negli anni della giovinezza, a parte l’impegno molto intenso ed appassionato nello studio, ho preferito dedicarmi ad attività di volontariato, prima nella Croce Rossa Italiana e poi come capo scout nell’AGESCI. Terminati gli studi (ho conseguito il diploma di maturità classica al Liceo Perticari ed ho poi proseguito gli studi classici presso l’Università di Macerata) ho dato vita, insieme ad altre due giovani donne, ad una attività di artigianato artistico che, per alcuni anni, fino al
Mi rendo conto di essermi fatta prendere la mano e di avere parlato molto, forse troppo, del mio lavoro. Mi succede spesso. Il fatto è che ho la fortuna di fare un lavoro che mi piace moltissimo, che mi appassiona, che mi fa sentire utile. Credo che questo sia importante per chiunque voglia fare politica: avere un lavoro “vero”, cui in ogni momento si possa ritornare senza problemi e senza rimpianti.
E adesso, la mia esperienza politica. Non è un esperienza molto lunga ma credo che sia comunque significativa. Dicevo più sopra che, benché da sempre interessata alla politica, a lungo non ho sentito il bisogno di affiliarmi ad alcun partito. Le cose sono cambiate nel 1998, quando Simone Ceresoni nel candidarsi alla carica di Sindaco, chiamò a raccolta intorno a sé un bellissimo gruppo di persone. Ci avvicinammo anche io e mio marito che, già politicamente vicini ai Verdi, avevamo conosciuto Simone, quando era ancora un bambino, negli scouts di S. Martino. Da quel momento in poi ho preso parte alle attività del partito facendo anche parte dell’esecutivo cittadino. Con i Verdi senigalliesi ho vissuto il gusto per lo studio e l’approfondimento delle diverse questioni (soprattutto quelle ambientali ed urbanistiche), il piacere di condividere idee e progetti con un gruppo di persone che stimavo e la responsabilità di tutte le scelte politiche. Di questa la più difficile ed importante è stata quella che ci ha portati nel
Con questo siamo arrivati all’oggi e credo di potermi fermare: delle scelte e degli impegni del presente parla la lettera di intenti con cui ho avanzato la mia candidatura alle primarie.
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